CONSULENZA PSICOLOGICA LEGALE


Consulenza psicologica in ambito giudiziario a Pinerolo, Torino

AMBITO CIVILE: 

 Attività di assessment e sostegno alla persona prima di intraprendere un percorso legale o durante il procedimento

 Attività valutativa in separazioni e divorzi con minori

 Attività peritale per adozioni


AMBITO PENALE:

  Attività di assessment e sostegno alla persona durante l’iter giudiziario

  Attività peritale nelle indagini dei casi di sospetto abuso su minore

  Consulenza psicologica nei casi di Mobbing o Stolking


E’ FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE CON LO PSICOLOGO

Ad esempio nei casi di separazione/divorzio Avvocati e Clienti sono impegnati in due differenti “separazioni”: gli avvocati nella separazione legale, i clienti nella separazione psicologica.


Per alcune coppie separarsi fisicamente è una mera formalità che conferma una situazione già esistente da lungo tempo ed ormai accettata: in questi casi l’aiuto professionale può rendersi necessario solo per risolvere problemi legali e meramente tecnici. Molto spesso però è uno solo dei partner che cerca di porre fine alla relazione mentre l’altro è riluttante a farlo e si sforza di tenere in piedi la relazione: negare che il matrimonio sia finito comporta il protrarsi del conflitto, poiché per alcuni coniugi un aspro scontro può essere preferibile all’idea di perdere il partner.


Vengono identificati quattro stadi nel processo di separazione/divorzio:

  1. rifiuto, cioè non accettazione del fallimento del proprio matrimonio;
  2. depressione e sfiducia in sé stessi;
  3. reazione, cioè astiosi sentimenti nei confronti dell’ex coniuge;
  4. riadattamento, cioè un graduale ritorno all’equilibrio psicologico


Da quanto detto, appare evidente come il divorzio emozionale può avere luogo molto prima che la coppia si separi effettivamente così come, al contrario, può rimanere del tutto incompiuto anche dopo l’emanazione definitiva della sentenza del giudice.


Proprio per il fatto che la situazione fra i coniugi non è ancora “indirizzata”, è facile che l’avvocato, accreditato di competenze che vanno oltre i suoi effettivi compiti professionali, venga coinvolto in un complesso gioco relazionale in cui la “domanda” tende a superare “l’offerta”: il cliente, infatti, non porge quasi mai una questione solamente giuridica, ma una tematica “privata” complessa che contiene spesso domande implicite o esplicite di aiuto psicologico.

Il lavoro dello psicologo si inserisce, pertanto, nella vicenda giuridica sia prima della definizione delle modalità di separazione, sia durante il procedimento stesso, in stretta collaborazione con il Legale e/o con il Giudice. 

La presa in carico psicologica delle persone in corso di separazione consensuale si articola nei seguenti punti:


  • La crisi della coppia induce pesanti vissuti di sofferenza, rabbia e delusione, nonché desiderio di vendetta e di rivalsa.
  • Ciascun coniuge tende a proiettare sull’altro le colpe dell’accaduto, strumentalizzando e coinvolgendo anche i figli nel conflitto.
  • La presa in carico psicologica prima delle separazione aiuta le persone a conoscere e ad elaborare i termini del conflitto coniugale e a farsi carico delle proprie responsabilità, al fine di non continuare a colludere con l’altro nei litigi e recuperare al più presto le competenze genitoriali
  • Il trattamento psicologico di sostegno dura mediamente da 3 a 9 mesi con la frequenza di una seduta alla settimana, tempo necessario perché le persone diventino più consapevoli e responsabili nell’affrontare la decisione della separazione


Talvolta, invece, il procedimento di separazione procede nel conflitto e nella difficoltà dei coniugi di trovare un accordo (separazione giudiziale), se sono presenti dei minori sovente viene istituita una CTU (Consulenza Tecnica d’Ufficio). Ciascun coniuge potrà avvalersi della collaborazione di un CTP (Consulente Tecnico di Parte).


La perizia psicologica nei casi di separazione giudiziale:


Quando al momento della separazione il conflitto coniugale si presenta acceso ed i figli della coppia sono contesi e strumentalizzati dai genitori, il magistrato chiede una perizia psicologica per poter decidere al meglio in merito all’affidamento dei minori ed alle loro frequentazioni con i genitori.


Il ruolo del CTU

Affinché una perizia psicologica non si trasformi in una corsa ad ostacoli dove si cerca un vincitore, è importante che il CTU non si esprima in modo di parte, non giudichi i periziandi, ma cerchi di comprendere le loro difficoltà e problemi indicando al magistrato la situazione psicologica del nucleo familiare e le capacità genitoriali della coppia.


Il ruolo del CTP

Il CTP non deve colludere con il proprio assistito, ma lavora al fine di garantire la tutela dei bisogni di crescita del minore in collaborazione con il CTU e l’altro CTP. Il CTP fornisce al proprio assistito sostegno psicologico per aiutarlo a mettersi in discussione, comprendere ed elaborare i termini del fallimento della coppia e infine svolgere al meglio le funzioni genitoriali senza coinvolgere i figli nel conflitto. 

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